Informazioni

La Società Italiana di Intelligence (SOCINT) è un'associazione scientifica senza fini di lucro, il cui obiettivo è quello di promuovere la cultura e lo studio dell'intelligence in Italia.

Curare le pubblicazioni è parte degli scopi sociali della SOCINT, secondo quanto previsto dal suo Statuto (art. 2, comma b).

In quanto società scientifica, la SOCINT si rivolge prevalentemente alla comunità accademica e agli studiosi e ricercatori di varie discipline che compongono la base di conoscenza dell'intelligence in un approccio interdisciplinare. Come afferma il Presidente Mario Caligiuri:

L'Intelligence è una materia complessa, all'interno della quale non convergono solo la storia, la sociologia, la psicologia, ma anche la statistica, la giurisprudenza, l'economia, le relazioni internazionali, oltre che le scienze politiche, dell'informazione, dell'educazione e dell'organizzazione e via dicendo. Fenomeni come l'ampliamento del concetto di sicurezza, lo sviluppo tecnologico, la necessità della previsione e le trasformazioni del potere, le emergenze planetarie del terrorismo, della criminalità e del clima rendono l'intelligence più fondamentale che mai [...] L'Intelligence può quindi rappresentare nel XXI secolo un punto d'incontro delle scienze umane? È una provocazione, un'ambizione, un'intenzione perché l'intelligence, essendo basata sulla conoscenza e interessando la vita delle persone e delle istituzioni, deve sviluppare la capacità di comprendere le informazioni che rappresentano la radice della consapevolezza individuale e il presupposto della democrazia collettiva. Può, quindi, rappresentare un'area di studio che, se opportunamente riempita di contenuti, potrebbe essere destinata ad essere sempre più importante e feconda.1

Altra finalità fondamentale della SOCINT è quella di sostenere l'insegnamento e la ricerca sul metodo di selezione e trattazione delle informazioni dell'intelligence. L'attuale "società della disinformazione", infatti, produce un eccesso di dati e notizie spesso alterate, false o fuorvianti: insegnare a filtrare adeguatamente le informazioni e le fonti da cui esse provengono, pertanto, è una delle sfide principali da un punto di vista pedagogico, nonché una frontiera aperta della ricerca scientifica e tecnologica sui grandi volumi di dati (Big Data) prodotti dai social networks e dai vari canali di comunicazione. L'intelligence dunque diventa un metodo (probabilmente tra i pochi, se non, per alcuni aspetti, l'unico) di raccolta e gestione delle informazioni, uno strumento fondamentale per fornire elementi utili per assumere decisioni, finora adoperato non solo dagli Stati nazionali ma anche dalle imprese. 1

1 M. Caligiuri, L'intelligence nelle Università italiane. Tra studio e risorsa , sito sicurezzanazionale.gov.it, Gennaio 2016.