Private Military Companies (PMCs) and Militias, Actors of Instability in the fragile African Countries’ Environment

Autori

Marco Codispoti
Keywords: Intelligence, PMC, Africa, Military, Militia

Scheda

Il presente studio si concentra sull’impatto destabilizzante delle compagnie militari private (PMCs) e delle milizie locali nel contesto africano, in particolare nei paesi considerati fragili dal punto di vista politico, istituzionale e di sicurezza. L'autore analizza come questi attori armati non statali si inseriscano all’interno di scenari di guerra ibrida e conflitti asimmetrici, spesso colmando i vuoti lasciati dall’incapacità degli Stati africani di esercitare il monopolio della forza e garantire la sicurezza interna.

Le PMCs, come la russa Wagner o la sudafricana DAG, offrono servizi militari a pagamento a governi, imprese e attori esterni, sostituendo o affiancando le forze armate regolari in missioni di sicurezza, protezione di infrastrutture critiche (come miniere e siti energetici) o operazioni anti-terrorismo. Le milizie locali, spesso etnicamente connotate e legate a dinamiche tribali, vengono impiegate come strumenti rapidi per fronteggiare insurrezioni e gruppi jihadisti, ma sfuggono frequentemente al controllo statale, contribuendo a cicli di violenza intercomunitaria.

Il saggio mette in evidenza come PMC e milizie rappresentino un pericolo concreto non solo per la stabilità africana, ma anche per la sicurezza della NATO, in particolare lungo il fianco sud dell’Alleanza. Tali attori si comportano spesso come strutture criminali ibride (CPS - Criminalized Power Structures), coinvolte in traffici illeciti, violazioni dei diritti umani, sfruttamento delle risorse naturali e diffusione della propaganda. Viene inoltre discusso il ruolo crescente di potenze come Russia e Cina nell’utilizzo delle PMC come strumenti geopolitici indiretti, in contrasto con l’approccio multilaterale e istituzionale adottato dalla NATO e dall’Unione Europea.

Attraverso un’analisi approfondita e una metodologia basata sulla letteratura specialistica, il testo sottolinea la necessità di un quadro normativo internazionale che regolamenti l’attività delle PMC, definendo chiaramente i servizi consentiti e i limiti legali entro cui devono operare. Inoltre, si propone di rafforzare le capacità di "Stability Policing" e le strategie di riforma del settore sicurezza (SSR), nonché il disarmo, la smobilitazione e la reintegrazione (DDR) delle milizie, promuovendo la cooperazione tra forze di polizia internazionali e locali.

Nel saggio, infatti, si raccomanda un maggior investimento da parte di NATO ed EU in capacità di intelligence di tipo “Law Enforcement” (LEINT), che integrino polizia e analisi criminale nelle operazioni di peacekeeping e stabilizzazione, al fine di contrastare le minacce ibride, proteggere i civili e rafforzare la resilienza degli Stati africani fragili.

Note sull'autore

Marco Codispoti, Maggiore dei Carabinieri in congedo, ha ricoperto diversi incarichi operativi sia in Italia che all’estero. In patria ha lavorato presso il Reparto Operativo Investigativo di Vicenza e il R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale). All’estero ha prestato servizio come ufficiale di sicurezza nella missione TIPH2 in Palestina, presso l’Ambasciata Italiana al Cairo, nella scuola di lingue delle Forze Armate giordane a Zarqa e nella scuola araba di Rabat (Marocco), nonché in una missione di cooperazione bilaterale a Doha (Qatar). Ha inoltre lavorato per quattro anni al quartier generale di Eurogendfor come assistente all’intelligence.

Dal 2018 al 2024 è stato Lessons Learned Staff Officer presso il NATO Stability Policing Centre of Excellence di Vicenza. In tale ruolo ha organizzato conferenze e workshop sul tema delle minacce ibride ("spoiler threats") e ha partecipato a progetti internazionali, tra cui la raccolta di prove sul campo in Iraq e l'attività OSCE contro la tratta di esseri umani.

È coautore della trilogia sulla Stability Policing e ha contribuito alla redazione del rapporto SIGAR “Police in Conflict” sull’esperienza statunitense in Afghanistan. Possiede una laurea in Scienze Politiche e tre titoli post-laurea: in lingue, istituzioni e società euro-mediterranee, in relazioni internazionali e in studi socio-politici europei. È membro della rete globale contro il crimine organizzato transnazionale (GI-TOC), del Royal United Services Institute (RUSI) e della Società Italiana di Intelligence (SOCINT).

Direzione editoriale: Alice Felli

Pubblicato
maggio 29, 2025 — Aggiornato il maggio 29, 2025
Collana

Details about this monograph

DOI (06)
https://doi.org/10.36182/2025.06
ISBN-13 (15)
979-12-80111-71-5